Enrico Salvato - PIANOFORTE CLASSICO e MODERNO

Laureato in pianoforte, composizione, estetica musicale e in Jazz svolge attività concertistica come pianista moderno, prevalentemente in duo con cantanti o in piccole formazioni, nel campo della musica jazz, pop, gospel e del musical, con oltre 500 concerti tenuti in Italia e all’estero negli ultimi vent’anni.

Tra i vari progetti artistici, è direttore e pianista della Compagnia della Gru, che dal 2000 propone spettacoli originali legati principalmente al musical e al gospel contemporaneo, con partecipazioni e premi al suo attivo. 

Vincitore del 9º concorso internazionale di Composizione “G. Curci”, è autore di brani per organici grandi e piccoli, vocali e strumentali, classici e moderni, dal concerto per due pianoforti e orchestra  a brevi composizioni cameristiche.

Ha scritto musica per il cinema, per il teatro e per l’infanzia.

 Nel 2019 ha scritto il musical “I ragazzi dell’Aibbag” e nel 2022 ha musicato la fiaba "Alice nel paese delle meraviglie": entrambi i musical, prodotti dal Civico Liceo Musicale “R. Malipiero” di Varese dove é docente.

Curriculum esteso

ENRICO SALVATO. Compositore, arrangiatore, pianista e didatta, è diplomato in pianoforte e in composizione, rispettivamente al conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza e al conservatorio “G. Verdi” di Milano, e laureato col massimo dei voti in Estetica musicale presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna, nel 2016 ha conseguito il diploma accademico di secondo livello in Jazz presso il conservatorio “G. Verdi” di Como.

Svolge attività concertistica come pianista moderno, prevalentemente in duo con cantanti o in piccole formazioni, nel campo della musica jazz, pop, gospel e del musical, con un migliaio concerti tenuti in Italia e all’estero in quasi trent’anni di attività. Tra i suoi progetti artistici più recenti: “Porgy and Bess” di Gershwin in duo con la cantante jazz Giusy Consoli; “In a Baroque Mood”, concerto di arie barocche arrangiate per quintetto jazz con Maddalena Antona; concerto tributo a Enzo Iannacci, in trio con Francesca Galante e Ciro Radice; Fado portoghese, canzone d’autore francese e tango argentino in duo con Mariachiara Ferraro.

Collabora inoltre, dal 2007, con la cantante gospel afro-americana Sherrita Duran, con la quale si è esibito al Teatro Nuovo di Milano e in altri teatri in Italia e all’estero. Propone infine, in trio col giornalista di Radio 24 Maurizio Melis e la cantante Giulia Torino, il format “…E non lasciano l’erba…”, storia (in musica) della contestazione ecologica.

E’ direttore, compositore, arrangiatore e pianista della Compagnia della Gru, coro pop che dal 2000 propone spettacoli originali legati principalmente al musical e al gospel contemporaneo, con prestigiose partecipazioni e premi al suo attivo. Tra gli altri, il 5° Festival Internazionale di musica corale “In…canto sul Garda” (1° premio), “Choir Olympics” di Brema nel 2004 (due medaglie d’argento), “Concorso corale internazionale A.G.C. Verona” nel 2011 (Diploma d'oro), “Riga European Choir Games” nel 2017 (medaglia d’argento), “Gran Premio Internazionale di canto corale CorAmare” di Sestri Levante nel 2018 (1° premio); inoltre, il “Musical Festival” di Sanremo nel 2004, il “Venice Gospel Festival” nel 2005, il “Festival dei Due Mondi” di Spoleto e una tournée negli Stati Uniti nel 2007.

Vincitore del 9º concorso internazionale di Composizione “G. Curci”, ha scritto brani per organici grandi e piccoli, vocali e strumentali, classici e moderni, dal concerto per due pianoforti e orchestra (Passages, eseguito nel 2000 al Conservatorio di Piacenza e in altre sale) a brevi composizioni cameristiche (Baroque per clavicembalo ed arpa, eseguito a Ganna nel 2012) o per solo pianoforte. Ha composto musica per il cinema (Altro da sè di Gerardo Forlenza, premiato al festival di Bellaria nel 1997; Going North di Eugenio Manghi, 2008), per il teatro (Arpa di sera… di Arturo Brachetti e Vittorio Valenta, rappresentato nel 2000 al Manoel Theatre di Malta in onore di Sarah Ferguson; Brand di Ibsen, rappresentato a Roma e a Varese nel 2004) e per l’infanzia (dieci fiabe musicali pubblicate dalle Edizioni didattiche Gulliver nel 2008 e decine di canzoni per bambini spesso premiate in concorsi internazionali). Ha inoltre composto, dal 2013, diversi musical realizzati da studenti delle scuole medie e superiori (Les choristes, Onora il padre, I Promessi Sposi, The Help, I ragazzi dell’Aibbag, Alice nel paese delle meraviglie), tutti rappresentati con successo al teatro “Apollonio” di Varese.

E’ docente presso il Liceo Musicale “R. Malipiero” di Varese e in altre scuole di musica e teatro della provincia.

Riflessioni sull'insegnamento del Pianoforte Classico e Moderno

Caro studente,

lo studio del pianoforte si basa tradizionalmente sull’apprendimento di esercizi tecnici e pezzi di repertorio progressivi per difficoltà d’esecuzione. Parallelamente si approfondisce il linguaggio, ossia la teoria e l’estetica musicale, con l’obiettivo di apprendere sempre meglio pezzi sempre più complessi in un tempo sempre più breve. Il “metodo classico” dunque è in sostanza questo: lettura e interpretazione di uno spartito (Beethoven o Einaudi non fa alcuna differenza, didatticamente parlando).

La cosa ti spaventa? Allora sappi che questo non è il solo metodo possibile. Alla didattica tradizionale possiamo anche affiancare un approccio più moderno, nel quale la lettura musicale tende a perdere importanza, semplificandosi notevolmente, a favore di tecniche fondate sull’interpretazione degli accordi espressi in sigle, sull’imitazione ad orecchio ed anche sull’improvvisazione. Forse non sarà l’ideale per suonare Beethoven (lì comanda ancora lo spartito, come per Einaudi) ma se punti al repertorio pop, rock o jazz, allora questo è proprio quello che fa per te. In ogni caso, un metodo non esclude l’altro, anzi, sono due facce della stessa medaglia. D’altra parte, se ci pensi, i bambini imparano prima a parlare e poi a leggere e scrivere. La musica è un linguaggio e non fa eccezione: perché allora non cominciare dall’imitazione ad orecchio? Grammatica e solfeggio possono attendere.

Beninteso, ci saranno alcune questioni teoriche da trattare perché dobbiamo dare un senso a tutto quel che facciamo. Per vedere semplicemente quali tasti premere troverai in rete tutorial in abbondanza per ogni brano possibile e immaginabile. Ma non c’è tutorial o libro, per quanto ben realizzato, che possa sostituirsi ad un insegnante.

Potrei spendere altre parole per illustrarti il programma delle mie lezioni di piano ma, essendo il corso individuale e personalizzato, le possibilità sono tante quanto i potenziali allievi. Inizi da zero o hai già qualche esperienza? Vuoi suonare “Per Elisa” di Beethoven, “Le Onde” di Einaudi, gli Standard di Jazz o la musica dei Queen? Sei un cantante e vuoi imparare ad accompagnarti al pianoforte? Sei un autore e vuoi dare una veste pianistica ai tuoi brani? Tutto si può fare ma è evidente che ogni particolare esigenza richiede un programma a sè, dunque mi fermo qui. Se qualcosa ti è sfuggito, vedrai che strada facendo il metodo ti sarà più chiaro. Ma consentimi solo un’ultima riflessione, è molto importante.

Il pianoforte, come ogni altro strumento musicale, può essere relativamente facile o estremamente difficile. Dipende dai tuoi obiettivi e, naturalmente, dalle tue inclinazioni. Io imposterò la didattica, com’è ovvio che sia, ma sulla scelta del repertorio sarai tu ad avere l’ultima parola. Suonare dev’essere un piacere dunque studierai i brani che ti piacciono di più. Ma sappi che le lezioni da sole non basteranno: senza un minimo di costanza nello studio non si progredisce abbastanza e dopo un po’, inevitabilmente, subentra la noia. Nessun insegnante (onesto) ti prometterà mai risultati gratificanti in breve tempo e senza impegno da parte tua. Se vuoi imparare una lingua straniera ti ci devi immergere studiandone la grammatica e, idealmente, vivendo per un po’ di tempo all’estero. Non puoi pretendere di correre una maratona senza intraprendere un allenamento serio e costante. Ecco, il pianoforte funziona allo stesso modo.

A presto,

Enrico Salvato